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Si va al voto per il Comune acquese
in un clima rovente e deteriorato

 
Acqui Terme. Si ritorna alle urne per il voto amministrativo. Si vota domenica 27 maggio dalle 8 alle 22 e lunedì 28 maggio dalle 7 alle 15. Eventuale ballottaggio domenica 10 e lunedì 11 giugno.
A fine maggio del 2002 il precedente voto amministrativo acquese vedeva in lizza per la carica di sindaco Borgatta, Rapetti D., Carozzi, Gallizzi.
Borgatta, appoggiato da una grande coalizione di centro sinistra, nel primo turno aveva battuto Rapetti, sostenuto da Bosio e un gruppo di dissenzienti ex leghisti, per 164 voti.
Al ballottaggio Rapetti aveva distanziato Borgatta di 1600 voti, affermandosi sindaco con il 56,38%.
Questa la storia degli inizi della "consigliatura" Rapetti, iniziata con un grande abbraccio tra l'ex sindaco Bosio ed il suo pupillo, subito dopo il risultato. Le vicende successive sono ben note ai lettori de L'Ancora: questo amore si è venuto ad incrinare, fino a giungere ad una rottura dapprima mascherata (quanti giochetti di parole sul termine "continuità"...) e poi palesemente manifestata anche con toni ben al di fuori di un normale piano dialettico, nella campagna elettorale attuale.
L'imbarbarimento di tale campagna è riportato in altro articolo. (M.P.)

L'appuntamento elettorale

Sono 5 i candidati sindaci e 16 le liste che li appoggiano. I pretendenti ad occupare uno dei venti posti di consiglieri comunali sono 314 chiamati al vaglio di 17.340 elettori.

I candidati sindaci sono:

  • Gianfranco Ferraris, appoggiato da
    • Comunisti Italiani
    • Rifondazione Comunista
    • La Margherita
    • Democratici di Sinistra
    • Verdi
    • Italia dei Valori (Di Pietro).
  • Attilio Tagliafico, appoggiato da
    • lista Democrazia Cristiana
  • Danilo Rapetti, appoggiato da
    • Unione dei Democratici Cristiani
    • lista Acqui Nostra
    • Democrazia Cristiana per Autonomie
    • Forza Italia
    • lista Acqui Bella
    • Alleanza Nazionale
  • Michele Gallizzi, appoggiato da
    • lista La Città ai Cittadini
  • Bernardino Bosio, appoggiato da
    • lista Bosio sindaco
    • Lega Nord.

Cadute di stile

La campagna elettorale è praticamente terminata ed il finale acquese ha assunto aspetti al limite della decenza, che non stupiscono più di tanto se si considerano i toni cui ci hanno abituati i nostri massimi rappresentanti negli "scambi di opinione" ai vertici parlamentari.
Per la nostra città il bollettino dei veleni non finisce di stupire la popolazione, e molte persone hanno testimoniato di essere stanche di assistere ad un vero e proprio scambio di insulti quotidiani.
Stando ai fatti più recenti, nella notte tra lunedì 21 e martedì 22 maggio, verso le 3, è stata scoperta una striscia di vernice rossa, realizzata, si pensa, per delimitare l'area che verrebbe utilizzata per la realizzazione di un palazzo al posto del Palaorto. Oltre alla striscia, i tutori dell'ordine avrebbero anche rilevato scritte offensive realizzate con vernice bianca, rossa e nera. Gli autori sarebbero alcuni sostenitori della candidatura Bosio. Quest'ultimo, secondo fonti giornalistiche, avrebbe dichiarato che l'atto sarebbe stato relativo "ad informare la cittadinanza per segnalare l'incongruenza della vendita della strada comunale". Il blitz notturno, commentato da molti esponenti dei maggiori schieramenti in gara nella prossima tornata elettorale, è avvenuto all'altezza dei numeri civici 24 e 26 di via Maggiorino Ferraris. La lunghezza della striscia, o imbrattamento, era di una cinquantina di metri lineari. Entro l'alba di martedì le strisce sono state coperte con dell'asfalto liquido. Sono stati effettuati rilievi fotografici e raccolte testimonianze. Il tutto è finito sul tavolo della procura della repubblica del tribunale di Acqui Terme e del Comando della Compagnia carabinieri di Acqui Terme. (M.P.)

Immediata la reazione politica al fatto.

  • Così ha commentato il sindaco Danilo Rapetti:
    "Al di là del fatto che sia squalificante per un candidato a sindaco che dice di volere la città pulita, andare ad imbrattare le vie di Acqui Terme, anche con insulti, l'area segnata dall'insudiciamento continuerà ad essere una via pubblica sotto la quale verrà costruito un parcheggio con posti riservati al cittadino. Poi, Bosio è l'ultimo che deve parlare di quell'area perchè il progetto della Stu che curò personalmente quando era sindaco, e vice presidente della medesima Stu, prevedeva la costruzione di un grattacielo di 14 piani, immobile che sarebbe stato il doppio in tutte le direzioni di quello di 7 piani che verrà realizzato.
    Ricordo anche che la sistemazione generale dell'area di via Maggiorino Ferraris sarebbe stata totalmente diversa da quella poi progettata se il Comune avesse beneficiato dei finanziamenti dei così detti Contratti di quartiere, con fondi statali di oltre dieci miliardi di vecchie lire. Sempre l'ex sindaco seguì l'iter della pratica a Roma. Che si concluse con un mancato finanziamento e costrinse il Comune a fare altre scelte".
  • Questo il commento della segreteria cittadina dell'UDC:
    "A proposito dell'atto commesso, se confermato, avvenuto nella notte tra lunedì 21 maggio e martedì 22 maggio da parte di un candidato sindaco e da alcuni suoi simpatizzanti, la segreteria cittadina dell'UDC ritiene che tale deplorevole comportamento sia decisamente da censurare poiché indice di infantilismo e di insicurezza; le campagne elettorali si conducono sicuramente in altro modo, con il dialogo ed il confronto tra candidati su temi concreti della città e dei suoi cittadini e non con tali azioni; al di là comunque di eventuali risvolti legali e giudiziari, riteniamo che i migliori giudici di tale comportamento saranno gli elettori".
  • Paolo Bruno di Forza Italia scrive:
    "Prendiamo atto che con una vergognosa messa in scena uno dei candidati alla carica di sindaco Bernardino Bosio ha cercato di mistificare errate scelte politiche da Lui personalmente sostenute nel passato, imbrattando in malo modo una strada di Acqui Terme, città che intenderebbe tornare ad amministrare.
    In realtà sta forse dimenticando che il Palaorto di piazza Maggiorino Ferraris è stato venduto per far fronte al pagamento dei debiti della società di trasformazione urbana dallo stesso Bosio ideata, caldeggiata e male amministrata.
    La cosa ancora peggiore è che su quell'area secondo i progetti della Società di Trasformazione Urbana da Lui sostenuti avrebbe dovuto sorgere un complesso residenziale di proporzioni ben maggiori. Addirittura un grattacielo.
    È comunque inaccettabile il metodo, soprattutto perché arriva da chi vorrebbe assurgere ancora a primo cittadino. Spero che perlomeno il costo derivante dall'intervento del personale del comune venga risarcito tempestivamente.
    Meno male che la Lista Bosio ha improntato la campagna elettorale sulla sicurezza e contro gli atti vandalici. Quelli degli altri naturalmente".
  • Il Pdci, a firma di Adriano Icardi e Piera Mastromarino:
    "Com'è strana, delicata e grave, per non dire drammatica, la situazione amministrativa acquese.
    Minacce, insulti, denunce alla magistratura sono all'ordine del giorno in questi momenti così tristi e difficili: sembra di vivere in un mondo irreale.
    Il sindaco che denuncia il suo predecessore, che era stato il suo maestro, l'ex sindaco che attacca e minaccia il suo allievo con frasi terribili su fatti del recente passato, accaduti in Comune, quando insieme allegramente amministravano, ma soprattutto detenevano il potere con arrogante prepotenza.
    Non entriamo nel merito degli aspetti giuridici, sui quali è già intervenuta la magistratura, che si pronuncerà quando sarà il momento.
    A noi interessa mettere in evidenza la fase così delicata della nostra città, non tanto di decadenza economica, quanto di decadenza morale.
    Abbiamo bisogno di un grande salto di qualità.
    È giusto e necessario intervenire sull'occupazione per creare lavoro ai giovani, sulla viabilità per uscire dall'isolamento, sul turismo e sul termalismo, come volano principale dell'economia, sul commercio, sull'artigianato e sull'agricoltura pregiata, ma è fondamentale, oggi, in questo periodo di calunnie subdole e di minacce trasversali, spesso di oscuro significato, ritornare alla Questione Morale come grande questione politica per amministrare in modo limpido e corretto con il consenso e la collaborazione dei cittadini, secondo l'indimenticabile e sempre più attuale insegnamento di Enrico Berlinguer.
    Occorre veramente una grande riscossa intellettuale e morale".
  • Infine il consigliere di Rifondazione comunista, Domenico Ivaldi.
    "Quello commesso da Bosio è un comportamento che squalifica la campagna elettorale, specialmente perché fatto da persona che per anni ha ricoperto un incarico istituzionale di un certo rilievo. Spero che chi andrà ad amministrare la città possegga buon senso ed equilibrio".

Così gli acquesi alle urne

Acqui Terme. Sono 17.340 gli aventi diritto al voto, domenica 27 e lunedì 28 maggio, per l'elezione del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale. I maschi sono 7.988; le femmine 9.352, vale a dire 1.364 in più. Si vota in 24 sezioni, quella con il maggior numero di votanti è la n.1, situata nella sala consiliare in corso Roma 1, con 1.250 elettori di cui 601 maschi e 649 femmine. La meno numerosa è la sezione n.15, in via XX Settembre, con 448 votanti di cui 212 maschi e 236 femmine. Irma Caterina Cornara, 103 compiuti il 12 maggio, è la votante più longeva.
In fatto di età è seguita da Cesira Carolina Viotti, compirà 103 anni a dicembre. L'elettrice Palmira Erminia Gattavara, è votante di 101 anni, così come Tersilla Tabacco. Tra gli elettori con 100 anni di età troviamo Enrichetta Lantero e Enrica Carolina Debernardi. Il più giovane elettore è Matteo Varesi, 18 anni compiuti il 5 maggio.

 

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