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Nizza è Barbera |
Una due giorni con tanti visitatoriVinta la scommessa sul "Nizza è Barbera"Nizza Monferrato. Il "Nizza è Barbera" edizione 2007 è stato un gran successo! Sabato 19 maggio a Palazzo CrovaEnoteca Regionale di Nizza inaugurazione ufficialeNizza Monferrato. All'ingresso di Palazzo Crova, sabato 19 maggio nel tardo pomeriggio si è radunata una piccola folla, tra cui erano ben riconoscibili le autorità: sindaci, personalità politiche e del mondo del vino. La ragione, per chi segue gli avvenimenti di cronaca locale, era ben nota, ovvero l'inaugurazione dell'Enoteca Regionale, un riconoscimento da parte della Regione a quella che per noi è stata, a lungo, semplicemente la Bottega del Vino. Non c'è cerimonia d'inaugurazione che si rispetti senza un nastro da tagliare, come da tradizione, ed ecco perciò il nastro tricolore steso nell'atrio di Palazzo Crova. L'onore di tagliarlo è andato naturalmente alla madrina della neonata Enoteca Regionale, la signora Laura Bersano. Il Sindaco di Nizza Maurizio Carcione ha tenuto a sottolineare l'importanza del traguardo raggiunto. "Un grande risultato per tutti noi, a partire dai produttori del Barbera che ci hanno creduto, mettendo in campo direttamente il proprio lavoro." L'evento, per il primo cittadino nicese, è doppiamente significativo. "Innanzitutto perché un simile riconoscimento da parte della Regione legittima e rende importante tutto il lavoro fatto per arrivare a questo punto: l'Enoteca non nasce certo da zero, ma dal grande impegno e passione dedicato al prodotto per eccellenza delle nostri valli." E un grazie particolare va, naturalmente, a Tullio Mussa, che si è prodigato personalmente perché la Bottega del Vino raggiungesse la dignità di punto di riferimento enogastronomico con cui oggi la conosciamo. "In secondo luogo," ha proseguito Carcione, "siamo di fronte a un impegno da assumere da oggi in avanti, che ci deve spronare a fare sempre di più e sempre meglio, nel nome di un vino, il Nizza, che può essere ambasciatore della nostra qualità locale in Italia e nel mondo". A seguire si è scesi nei locali della vineria per il brindisi augurale, condotto dal presidente dell'Enoteca Regionale, Alfredo Roggero Fossati. La parola non poteva infine non passare a Tullio Mussa, definito da Fossati il vero motore della Bottega del Vino. "Sono andato in pensione abbastanza giovane," ha raccontato Mussa, emozionato per l'evento, "e avendo ancora molta energia a disposizione, ho deciso di mettermi a disposizione della città per questa iniziativa. Nel 1996 è nata così la prima osteria-vineria del territorio astigiano, un tipo di locale di cui si cominciava a parlare, ma ancora mancava; un luogo, in pratica, dove poter bere del buon vino accompagnato da un po' di salame e formaggio, senza l'impegno di un pranzo sontuoso". Oggi, a un decennio abbondante di distanza, l'iniziativa si è rivelata talmente di successo da venire spesso imitata, cosa che rende Mussa felice. "Ho semplicemente cercato di trasmettere ai produttori di Barbera il mio amore per il vino e per il territorio. Mi sono trovato nel posto giusto, a fare una cosa che andava bene" chiude con modestia. L'Enoteca Regionale di Nizza cura l'esposizione permanente, la degustazione e la vendita di vini e prodotti tipi locali. Ospita più di 350 etichette, delle quali 250 di Barbera, di oltre 100 produttori. Promuove periodicamente serate a tema, è Condotta Slow Food e sede del Presidio del "Cardo Gobbo" e dell'Associazione Produttori del Nizza. Collegato all'Enoteca, il ristorante vineria "La Signora in Rosso", curata da Cristiano Baldi, che propone piatti dedicati alla tradizione culinaria del territorio. (F.G.) Premiati i 3 e i 2 bicchieriConvegno Slow Food "Barbera parliamone"Nizza Monferrato. "Nizza è Barbera" ha avuto anche una parte di incontro e dibattito, sabato nel tardo pomeriggio nella sede dell'Auditorium Trinità. L'occasione era l'evento "Barbera & bicchieri", curato da Slow Food, che anche quest'anno ha scelto di premiare i produttori che si sono aggiudicati due o tre bicchieri (il simbolo qualitativo è giustamente un bicchierino stilizzato) sulla guida ai "Vini d'Italia". Sugli oltre duecento complessivi a livello nazionale, sono cinque i viticoltori dell'astigiano insigniti del riconoscimento, ed è a loro che è stato dedicato il momento di premiazione, con la consegna a ciascuno di un piatto artistico della galleria "Tra la terra e il cielo". Queste le Barbere premiate: "Ai Suma 2004" (Braida, Rocchetta Tanaro); "Pomorosso 2004" (Coppo, Canelli), "Bionzo 2004" (La Spinetta, Castagnole Lanze), "La Court 2003" (Michele Chiarlo, Calamandrana) e "La Crena 2003" (Vietti, azienda di Castiglione Falletto con vigneti ad Agliano). L'incontro all'Auditorium Trinità vedeva inoltre tra gli invitati alcune personalità politiche e molti produttori piemontesi, riuniti per un dibattito dal titolo "La Barbera... parliamone". Vi hanno partecipato l'On. Massimo Fiorio, Deputato-Componente della Commissione Agricoltura; Dimitri Tasso, Assessore all'Agricoltura della Provincia di Asti; Davide Sandalo, Presidente del Distretto dei Vini "Langhe Roero e Monferrato"; Antonino Baldizzone, Assessore all'Agricoltura del Comune di Nizza; Gianluca Morino, Presidente dell'Associazione "Produttori del Nizza-Barbera d'Asti"; Gianni Fabrizio, Curatore della guida "Vini d'Italia". In apertura, inoltre, la premiazione di Laura Bersano, moglie di Arturo Bersano, fondatore della storica cantina nicese, scelta come madrina dell'Enoteca Regionale di cui parliamo in queste pagine. Ma l'Enoteca ha anche un padrino, Giorgio Rivetti, titolare dell'Azienda "La Spinetta" di Castagnole Lanze. Il presidente dell'Enoteca Regionale Dedo Roggero Fossati, moderatore dell'incontro, ha fatto aprire il dibattito all'On. Massimo Fiorio. "Siamo a un grande risultato," ha detto il Deputato, "che ci spinge ad andare oltre. Il riconoscimento dell'Enoteca Regionale ci permette la consapevolezza del lavoro svolto. Tanto più che il percorso fatto nasce da un momento negativo come lo scandalo del metanolo. Nacque allora la consapevolezza di un grande prodotto, il Barbera, da valorizzare e rilanciare; oggi abbiamo un prodotto per il mercato internazionale, al contempo fortemente radicato nell'ambito locale". L'incontro è proseguito con gli interventi dei vari relatori, in un discorso comune di cui possiamo individuare le linee guida. La qualità del Barbera d'Asti, non vi sono dubbi, è cresciuta in questi anni, ma questo non è sufficiente. È pensiero condiviso che della produzione vada valorizzata la base, per una qualità media più alta; ciò significa un lavoro di squadra che sappia guardare oltre eventuali campanilismi. La sinergia per ottenere un riscontro internazionale è indispensabile, a costo, per esempio, di accorpare le Cantine Sociali. Sul territorio sono infatti troppe le sessanta attuali, e collaborazioni e accorpamenti saranno indispensabili. (F.G.) |
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